Il Fondo
sociale europeo (Fse) sostiene la prevenzione della
disoccupazione, favorendo lo sviluppo delle risorse
umane e del mercato del lavoro, al fine di promuovere
un livello elevato di occupazione, la parità
fra donne e uomini, lo sviluppo durevole e la coesione
economica e sociale. Finanzia quindi le politiche nazionali
per l'occupazione avviate nell'ambito della strategia
europea.
Interviene nei tre obiettivi stabiliti con il regolamento
generale sui Fondi strutturali (1260/1999):
1. promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale
delle Regioni che presentano ritardi nello sviluppo
2. favorire la riconversione economica e sociale delle
zone con difficoltà strutturali
3. favorire l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche
e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione.
L'obiettivo 3 prevede un intervento su tutto il territorio
dell'Unione, al di fuori delle regioni ammesse per l'obiettivo
1.
Le attività strategiche del Fse sono cinque:
- lo sviluppo di politiche attive del mercato del lavoro
per prevenire e per lottare contro la disoccupazione
(soprattutto quella giovanile, femminile e di lunga
durata)
- la promozione della parità di opportunità
per tutti nell'accesso al mercato del lavoro
- la promozione e il miglioramento della formazione
professionale e dell'istruzione per garantire la formazione
durante l'intero arco della vita
- la promozione di una manodopera competente e preparata,
nonché dell'innovazione e dell'adattabilità
a livello dell'organizzazione del lavoro, sostenendo
anche lo sviluppo dello spirito d'impresa
- l'incremento dell'accesso e della partecipazione delle
donne al mercato del lavoro
Il Fondo sociale europeo cofinanzia, insieme a Regioni
e Province, corsi di formazione organizzati da centri
di formazione professionale pubblici, da enti privati
accreditati e da imprese.
I corsi vengono organizzati a tutti i livelli: post-scuola
dell'obbligo, post-diploma e post-laurea (corsi e master).
Tali corsi, in prevalenza gratuiti per i partecipanti,
consentono di acquisire competenze e qualifiche richieste
dal mercato del lavoro. Non solo: la formazione professionale
può essere una risorsa decisiva anche per migliorare
la propria posizione professionale.
Ai corsi di formazione professionale possono partecipare:
- giovani e adulti in cerca di occupazione
- portatori di handicap, ex detenuti, extracomunitari,
tossicodipendenti, emarginati
- lavoratori in cassa integrazione o in mobilità
- lavoratori che necessitano di riqualificazione o aggiornamento
professionale
Di norma l'ente di formazione che attiva un corso emette
un bando di partecipazione sul quale vengono specificati
tutti i dettagli del corso (requisiti di ammissione,
documenti necessari per l'iscrizione, durata, programma,
eventuale tirocinio in azienda e indennità di
frequenza).
Per l'ammissione ad un corso viene richiesta copia del
titolo di studio, una certificazione dello stato di
disoccupazione e il soddisfacimento di eventuali altre
caratteristiche (età, sesso, titolo di studio
ecc...) specificate nel bando.
Spesso l'Ente effettua una selezione delle candidature
per scegliere le persone maggiormente adatte e motivate,
attraverso colloqui, test e prove scritte.
Fonte : borsalavorolombardia.net
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